Scrivere articoli in modo costante e di qualità molto elevata non è semplice…
Quante volte ti è capitato di rimanere ore davanti ad un foglio bianco senza avere idee su cosa scrivere?
Non ti preoccupare, è successo a tutti!
Si tratta solo di un momento passeggero noto come “il blocco dello scrittore”.
Tuttavia voglio dare dei consigli a te che sei atterrato in questa pagina in cerca di suggerimenti su come scrivere un articolo per un blog e cosa scrivere in un blog.
La prima parte di questa guida è rivolta a chi non ha ancora un blog wordpress(.org) perché:
non sa cosa scrivere nel blog;
ha paura di scrivere per un blog;
crede di non saper scrivere un articolo.
Lo scopo è quello di smontare queste false credenze e di sviluppare le giuste competenze che possano sbloccarti.
La seconda parte è rivolta a chi possiede un blog ma:
non sa come strutturare i suoi articoli;
si trova molto spesso con la pagina bianca (blocco dello scrittore).
Alla fine di questa guida avrai idee e spunti a vagonate!
Se non sei interessato alla prima parte del programma è sufficiente che clicchi su “seconda parte” nella tavola dei contenuti qui sotto.
Lo so che non vedi di iniziare!!
Pronti, via!! 😀
Prima parte
Se hai deciso di leggere questa parte significa che non hai ancora aperto un blog perché hai uno dei problemi che ho elencato nell’introduzione.
Vediamo di risolverli uno ad uno!
1.1 Cosa scrivere in un blog: non ho trovato la mia nicchia di mercato
La scelta della giusta nicchia di mercato distingue un blog personale da un blog professionale, da un blog fallimentare a un blog di successo.
Prenditi il giusto tempo per pianificare la scelta della tua nicchia di mercato perché da tale scelta dipenderà il futuro del tuo business online.
Sia chiaro…
… non voglio spaventarti!! Tuttavia non voglio nemmeno crearti l’illusione che sia sufficiente scrivere due articoletti da quattro soldi in una nicchia scelta a casaccio per guadagnare bei soldoni.
➡ Voglio che tu sia determinato e che trovi la giusta mentalità (gli sforzi e la costanza ti ripagheranno nel tempo).
Chi ricerca su Google “come guadagnare con poco sforzo” oppure “guadagnare tanto in poco tempo” ha già fallito di partenza perché cerca la gratificazione istantanea al successo dopo un serio lavoro.
Lo sapevi che è stato svolto uno studio molto interessante in merito alla gratificazione istantanea e differita?
L’esperimento sulla gratificazione è stato condotto nel 1972 dallo psicologo Walter Mischel ed è considerato come uno dei test più riusciti sul comportamento umano.
Dedica 1 minuto alla sua lettura, poi ti fornirò ulteriori strategie su “come scrivere un articolo per un blog”.
Il test prevedeva che ad ogni bambino fosse consegnato un marshmallow sul piatto con la promessa che se avesse resistito alla tentazione di non mangiarlo per 15 minuti circa ne avrebbe ottenuto un altro in premio.
Lo scopo era quello di osservare il controllo dei bambini sulla gratificazione differita, ovvero la capacità di resistenza alle tentazioni istantanee: soldi, vacanze… (in questo caso un altro marshmallow).
Il primo esperimento ha avuto luogo presso una scuola elementare vicino alla Stanford University, coinvolgendo i bambini dai 4 ai 6 anni.
Lo psicologo notò le seguenti reazioni:
c’era chi si copriva le mani per non guardarlo, calciava la scrivania o si tirava i capelli. Pensaci: è simile alle frustrazioni che proviamo quando non abbiamo ancora ottenuto qualcosa che desideriamo ardetemente (parlo dei sentimenti, non delle azioni 😀 );
c’era chi lo mangiava subito (mi ricorda molto chi vuole ottenere tutto subito).
Su 600 bambini solo 200 riuscirono ad aspettare 15 minuti per ottenere un altro dolcetto come premio.
La parte più interessante dell’esperimento riguarda l’intervista svolta agli ex-bambini in età adulta.
16 anni dopo l’esperimento, i bambini che erano riusciti a ritardare la gratificazione erano quelli ritenuti dai propri genitori come più maturi e responsabili e che tale capacità era correlata con maggiori punteggi nei test d’ingresso americani (SAT).
Qual è la morale di questo test?
Coloro che riescono a ritardare la gratificazione istantanea solo quelli che otterranno più successo nel lavoro e più in generale nella vita mentre coloro che sono alla ricerca di benesseri immediati hanno minori possibilità di svolta/felicità.
Scusami per questa lunga storia, ma era necessaria per darti la giusta motivazione e carica nella scelta della tua nicchia di mercato.
Manuel, come faccio a scegliere la nicchia giusta per me?
Ho già scritto alcuni articoli a riguardo dove parlo di passioni e competenze.
➡ Devi scegliere una nicchia che rispecchia chi sei o chi vuoi diventare, i tuoi valori e le tue competenze.
Ad esempio non ti consiglio la nicchia del betting/scommesse (molto redditizia) se non sei interessato all’argomento.
Inoltre devi creare valore per l’utente che ti leggerà, per cui se tu sei il primo a non credere in quello che scrivi/parli come faranno gli altri a crederti??
La passione e le competenze non bastano…
… il mercato in cui entrerai dovrà anche essere redditizio, altrimenti non guadagnerai nulla (anche nel medio/lungo periodo).
Devi svolgere la giusta ricerca di mercato e per fare ciò ti consiglio la lettura del mio ebook gratuito “market research”.
Dopo aver svolto la ricerca di mercato ti consiglio di prendere l’ebook “start your business” in cui ti spiegherò come strutturare il tuo nuovo business online e ti guiderò nella scelta della tua nicchia.
1.2 La paura di scrivere in un blog
Lo ammetto!
Anche nella mia mente si inoltrano sentimenti di paura, pensieri che sicuramente avrai anche te in questo momento:
Il mio articolo avrà successo? Verrà condiviso?
Offenderò qualcuno? E se qualche hater mi infamasse?
Se il mio blog non avrà successo cosa farò nella vita?
Ti mostro i rimedi a queste paure.
La soluzione del punto 1 e 3 che ho trovato riguarda la competenza.
La competenza di saper scrivere in italiano corretto (ripassa la grammatica!), di saper incuriosire,emozionare e persuadere le persone (il copywriting e lo storytelling), di riuscire a posizionare il tuo articolo in prima pagina (la SEO) riuscirà ad attenuare le tue paure.
Un articolo che crei valore e che scateni un’emozione (rabbia, gioia, curiosità) verrà condiviso sui social ed avrà successo.
➡ Saper scrivere articoli ed avere le giuste competenze di blogging (SEO, copywriting, email marketing, conoscenze legate a WordPress, soft skill quali empatia, capacità di risolvere problemi complessi…) ti ripagherà nel mondo del lavoro anche se il tuo blog non dovesse ottenere il successo da te sperato (immagina di scrivere nel tuo curriculum: fondatore del blog “pincopallino” per n anni in cui ho imparato a…).
In merito al punto 2 ho alcune chicche da suggerirti:
✅ distingui da chi ti critica perché vuole darti una mano a crescere da chi ti vuole solo infamare.
Le critiche costruttive sono le migliori opportunità che puoi cogliere (pensa che la maggior parte delle persone che vede qualcosa che non va nel tuo sito smetterà di visitarlo senza dirti il perché).
Le critiche infamanti provengono da coloro che sono invidiosi del tuo successo, dai leoni da tastiera, o da chi ha seguito alcuni guru e non ha ottenuto il risultato sperato.
Il mio sentimento verso queste persone è di pena perché passano il loro tempo (il bene più prezioso) ad infamare persone che non conoscono.
✅ Pensa che in mezzo alle critiche infamanti ci saranno persone che grazie ai tuoi articoli di valore miglioreranno la propria vita e ti ringrazieranno (saranno loro la linfa vitale del tuo successo).
Non avere paura del fallimento.
Tutti noi falliamo almeno una volta nella vita, soprattutto agli inizi.
➡ Forse anche se hai letto le mie guide sulla SEO non sei ancora riuscito a posizionare un tuo articolo in prima pagina su Google e ti senti fallito (ragiona sulla causa: forse non sei abbastanza attivo sui social, oppure sei stato penalizzato, oppure non hai ancora sufficienti backlink);
➡ forse i tuoi amici ti prendono in giro perché hai intenzione di aprire un blog e guadagnare online (non ascortarli in quanto ignoranti perché ignorano le opportunità della rete);
➡forse non otterrai il successo nemmeno dopo un anno di sforzi e ti sentirai un fallito.
Ripensa agli errori fatti (nicchia sbagliata? Articoli non ottimizzati? Presenza sui social scarsa? Non sapevo comunicare bene? Non avevo un mio prodotto che convertisse i lettori in lead?…) e crea un nuovo blog/ristruttura il tuo blog in base alle tue nuove competenze.
Nel caso in cui ti sentissi sconfortato oppure a corto di soldi riuscirai a trovare lavoro dipendente molto più facilmente rispetto ad altre persone (dopotutto hai fatto cose ed acquisito competenze che non tutti possiedono 😉 ).
Dopo aver smorzato le tue paure passiamo ad un altro problema/falsa credenza molto comune ai neo-blogger: la falsa credenza di non saper scrivere per un blog.
1.3 Non so scrivere
Il pensiero limitante di non saper scrivere è comune per chi vorrebbe costituire un money blog.
➡ È un problema che ha affrontato la maggior parte dei blogger e degli imprenditori digitali che vogliono comunicare attraverso la scrittura.
Da cosa deriva questa paura?
Nei temi di italiano non arrivavi mai alla sufficienza;
usi questa scusa per non avviare il tuo blog.
Devi sapere che nemmeno io sono uno scrittore ed ero molto preoccupato nell’iniziare un blog.
Ho risolto/sto risolvendo questo ostacolo nei seguenti modi:
ricerco guide approfondite sull’argomento che intendo comunicare ai miei visitatori;
preparo una scaletta dei sotto-argomenti che intendo trattare per dare una struttura all’articolo;
inizio a scrivere di tutto ciò che so del sotto-argomento senza preoccuparmi degli eventuali errori grammaticali o di punteggiatura;
rileggo diverse volte il testo, riscrivo le frasi troppo lunghe e contorte e inserisco immagini pertinenti.
Inoltre:
➡ scrivo, scrivo e continuo a scrivere contenuti di alto valore nel miglior modo possibile.
Sono certo di essere ancora lontano alla perfezione, ma ogni volta che pubblico un articolo so che l’ho scritto meglio di quello precedente.
Quello che ti suggerisco di fare è di vedere i primi articoli pubblicati dai blogger che segui e osservare l’evoluzione del loro modo di scrivere attraverso la costanza e la determinazione.
Ti suggerisco di seguire i consigli di chi si occupa di copywriting ovvero l’arte di scrivere per persuadere le persone ad agire ed emozionare nonché frequentare corsi di formazione.
Se, invece, scrivere ti dà la nausea puoi comunicare attraverso i video su youtube, instagram o nel tuo blog.
L’ultimo problema è quello di non sapere cosa scrivere in un blog.
1.4 Non so cosa scrivere nel blog
La maggior parte delle volte, questo problema nasce dalla scelta della nicchia sbagliata, cioè quel settore dove non nutri passioni e non hai una competenza da trasmettere.
Il mio consiglio è quello di chiudere il progetto e di riflettere sugli errori commessi per intraprendere un business online in linea con i tuoi valori e competenze.
Una volta che avrai scelto la giusta strada avrai sempre qualcosa da raccontare ai tuoi nuovi fan! 🙂
Un problema analogo è quello del “blocco dello scrittore” cioè quello di ritrovarsi davanti un foglio bianco di word e non avere più idee originali.
Nessun problema, nella seconda parte della guida ti elencherò dei suggerimenti per sbloccarti!
La prima parte di questa guida è finita, ora hai tutti gli elementi necessari per partire alla grande con il tuo nuovo blog!
Seconda parte
Questa parte è rivolta ai possessori di un blog che non riescono a strutturare i propri articoli o che soffrono spesso del problema del blocco dello scrittore.
Al termine di questa parte riuscirai a creare post stratosferici ed avere un vulcano di idee!!
2.1 Come strutturare il tuo blog
Come ho già raccontato in altre guide, la SEO è un argomento di cui sono molto appassionato.
Per cui i miei articoli sono tutti ottimizzati dal lato del SEO copywriting, cioè della scrittura persuasiva che piace a Google, ma soprattuto agli utenti.
Ti presento dei suggerimenti per costruire articoli fantastici:
2.1.1 La fase della ricerca
Questa è la fase principale per la scrittura di qualsiasi articolo/report/ebook.
La ricerca delle fonti italiane o estere da cui prendere spunto ti aiuta a fornire un contenuto di elevata qualità e ad inserire prove scientifiche/statistiche a quello che dici.
Un esempio è la ricerca condotta a Stanford sulla gratificazione istantanea e differita che ho riportato in questo articolo 🙂
➡ Questa fase copre circa il 40% del lavoro totale.
Le fonti che prediligo sono in inglese perché più complete: guarda su google scholar 😉
2.1.2 Tieni a mente il tuo target
Quando scrivi un articolo devi sempre tenere con te le tue buyer personas, cioè le persone (il target) interessate a leggere il tuo blog.
Per sapere cos’è una buyer persona ti rimando all’articolo sul target marketing e all’ebook “start your business”.
Qui voglio solo ricordarti che quando scrivi devi usare un linguaggio che il tuo target capisca, uno stile di comunicazione che a loro piaccia, risolvere un loro problema (per questo devi sapere quali sono le loro paure, frustrazioni, ansie, cosa fanno durante il giorno ecc…).
Inoltre chiediti qual è lo scopo del tuo articolo:
pubblicità ad un infoprodotto (parole chiave commerciali);
lead generation (parole chiave commerciali ed informative);
aumentare autorevolezza e fornire valore (parole chiave informative).
2.1.3 Usa una mappa concettuale
La mappa concettuale è uno strumento fenomenale per strutturare i tuoi articoli.
La utilizzo sempre come strumento di pianificazione dei miei articoli e mi aiuta a distinguere gli argomenti principali da quelli secondari.
Ti fornisco l’immagine della mappa concettuale di questo articolo:
2.1.4 Inizia a scrivere il body
Non inizio mai a scrivere il titolo o l’introduzione del mio lavoro perché mi ritrovo molto spesso a modificare o stravolgere il mio articolo.
Una volta finito di scrivere il body del testo cioè le parti principali dell’articolo passo alla conclusione ed infine all’introduzione.
Lascio sempre per ultimo il titolo…
… più tardi ti spiego il perché.
2.1.5 Dai una struttura ai tuoi articoli
L’ho scritto anche nell’articolo dedicato al SEO copywriting…
… struttura il tuo articolo con 1 solo H1 (il titolo principale), con i sotto-titoli che ti servono (H1,H2,H3,H4,H5,H6), un’introduzione, la parte centrale ed infine la conclusione.
Il titolo
Il titolo, riferito sia come tag title (cioè il titolo che vedi nei risultati di ricerca) sia come H1 del testo, è ciò che decreterà il successo o il fallimento del tuo articolo.
Il titolo è la prima parte visibile del tuo testo, è ciò che dovrà spingere i tuoi lettori a voler cliccare (tag title) o continuare la lettura.
Devi sapere che mai come oggi è diventato importante guadagnare l’attenzione delle persone.
Rifletti: siamo bombardati ogni giorno da miriadi di notizie (video, post, email…), per cui il lettore decide di dare un’occhiata al tuo articolo e dopo pochi secondi valuta se vale la pena usare il suo tempo per rimanere a leggerti.
→ Il tempo di permanenza dei visitatori è uno dei tanti fattori che Google considera per posizionare i tuoi articoli.
Come posso creare un titolo che catturi l’attenzione?
Ecco alcuni tipi di titolo interessanti:
Il titolo tutorial, gli how to (come fare per…) → come scrivere un articolo di alto valore anche se a scuola avevi sempre 4 in italiano;
(n) cose che devi sapere per… → 6 spunti pratici che ti permetteranno di scrivere un articolo che la gente adora leggere;
Hai un problema? Io ti dono la soluzione! → Hai sempre desiderato aprire un blog, ma non sai scrivere? Ti dono 6 spunti pratici per eliminare questa falsa credenza!
Notizia sconvolgente → scrivere un articolo di alto valore è impossibile. Ti spiego il perché.
Lo dice la scienza → Se segui la gratificazione istantanea sarai per sempre un fallito [confermato dalla scienza]
gli (n) segreti che nessuno ti vuole rivelare → i 6 segreti per scrivere un articolo di successo che nessun blogger ti vuole rivelare!
Il modo migliore per… → il miglior modo di scrivere un articolo. Scopriamolo insieme!
Scrivine una tu nei commenti per generare valore nella community!
L’introduzione
Una volta che il lettore sarà rimasto colpito dal titolo ed avrà deciso di usare il suo tempo per leggerti, dovrai presentare un’introduzione che lo convinca a continuare la lettura oppure a cliccare un sottotitolo presente nella tavola dei contenuti che possa interessargli maggiormente.
Devi presentare nel modo più sintetico possibile quello che troverà se continuerà con la lettura.
✅ Puoi iniziare con una domanda retorica: hai sempre desiderato aprire un tuo blog ma la paura di scrivere ti paralizza? Se deciderai di seguirmi in questa avventura avrai tutte le risorse necessarie per rendere i tuoi articoli delle calamite cattura lettori!
✅ Cita una statistica: lo sapevi che più del 50% di chi vorrebbe iniziare un blog non lo fa perché ha paura di non saper scrivere? Da cosa è dettata questa fobia? Dalla paura del giudizio degli altri, da una scusa per non uscire dalla zona di comfort oppure dalla paura del fallimento? Scopriamolo insieme con questa mega-guida!
✅ Racconta una storia: lo ammetto, la paura di scrivere un blog mi ha paralizzato per tanto tempo… se ripenso a quei momenti mi considero uno sciocco, avevo lasciato che le mie paure prendessero il soppravvento alla mia felicità.
Non voglio che tu commetta questo errore.
Per questo ho creato questa guida che ti darà la giusta motivazione e tanti spunti per creare il tuo primo blog e scrivere articoli fantastici!
Il sottotitolo
Il sottotitolo è fondamentale per orientare il tuo lettore e per migliorare l’esperienza utente: la sua funzione è quella di suddividere il blocco di testo in tanti paragrafi.
Ragiona come un lettore che visita per la prima volta un blog:
qual è il tuo comportamento se il titolo e l’introduzione ti hanno convinto a leggere?
Immagino che scrollerai tutto il testo alla ricerca dei sottotitoli e parole chiave per farti un’idea di cosa tratta il testo e capire se l’articolo può essere la soluzione al suo problema.
Le call to action (CTA)
Qual è lo scopo del tuo articolo? Perché stai scrivendo?
Le CTA sono delle chiamate all’azione:
iscrizione alla newsletter;
lasciare un commento all’articolo;
condividere l’articolo sui social;
visitare una pagina correlata;
comprare un infoprodotto;
qualsiasi azione tu voglia che il lettore compia…
Perché devo inserire delle chiamate all’azione?
Perché il visitatore del tuo blog ti leggerà, risolverà il suo problema e se ne andrà per sempre.
Grazie alle CTA potrai fargli compiere le azioni da te desiderate e guidarlo verso un percorso da te pianificato (trasformare il visitatore in lead attraverso la lead generation, da lead a cliente con la vendita, da cliente a true fan con strategie di branding e di community).
Le immagini
Immagina un blocco di testo, anche ben strutturato, senza immagini!
Abbandonerei la lettura dopo pochi minuti…
Lo scopo delle immagini, oltre a fornire un’esperienza utente più travolgente, devono essere un valido aiuto per la comprensione del testo.
Per questo usa immagini di alta qualità, in modo da aumentare il valore del tuo articolo.
Prendo le immagini da shutterstock o da unsplash: sono di qualità elevata e molto professionali.
Le modifico con canva e le comprimo con tinypng, tinyjpeg, squoosh e con dei plugin per wordpress come wp smush, imagify o shortpixel per aumentare la velocità del mio sito.
PS. ricordati di inserire il testo alternativo con la parola chiave!
Le conclusioni
Nelle conclusioni riassumo tutto ciò che hai imparato dalla guida e rilascio una CTA come condividere il mio articolo sui social o lasciare un commento.
2.2 La scaletta che uso per scrivere i miei articoli
Solo per te che sei arrivato qua dopo aver letto più di 3000 parole voglio rivelarti un metodo per scrivere un articolo per il blog ottimizzato lato utente e lato SEO.
Iniziamo subito!
2.2.1 Fase della pianificazione
1. Ricerco le fonti da cui trarre ispirazione (e non da cui copiare), nonché articoli scientifici che possano provano quello che affermo;
2. Creo una mappa concettuale in cui scrivo un titolo provvisorio (H1) e i vari sottotitoli (H2…H6) contenenti un piccolo estratto di quello che tratterò;
3. ricerco la parola chiave a coda lunga principale nonché alcune sue varianti. Gli strumenti a sostegno sono:
il pianificatore delle parole chiave di google ads;
2.2.2 Fase di scrittura
1. Scrivo senza rileggere il testo, inizio dall’H2, passo per le conclusioni ed infine riporto l’introduzione.
Questo punto rappresenta la fase creativa, mi trovo in uno stato di flusso dove non posso pensare a formattare il testo, pensare alle parole chiave o correggere gli errori.
2. rileggo il testo e correggo i refusi.
Formatto il testo, semplifico le frasi complesse, inserisco le immagini, i link interni ed esterni, le parole chiave scelte nella fase di pianificazione, le cta ed infine un titolo (H1) accattivante.
3. ottimizzo il testo lato SEO:
inserisco le parole chiave nel titolo (H1 e tag title), nei sottotitoli, nella meta description, nell’url, nell’introduzione e nel testo (senza esagerare onde evitare il keyword stuffing e la penalizzazione da google);
inserisco il testo alternativo nelle immagini;
uso tutte le ottimizzazioni contenute nell’articolo sulla SEO.
2.2.3 Fase post-scrittura
condivido il mio articolo sui social;
propongo il mio articolo come approfondimento nelle domande su quora;
cerco di ottenere backlink.
Dopo più di 3.500 di testo siamo quasi giunti alla conclusione!
L’ultimo problema che risolverò è quello della pagina bianca ovvero “il blocco dello scrittore”.
2.3 Il blocco dello scrittore
Ti è mai capitato di voler scrivere un articolo ma di non avere idee o spunti su cosa scrivere?
Sei in buona compagnia!
Ecco i suggerimenti che uso anche io per sbloccarmi!
2.3.1 pensa alla psicologia umana
Quando ho una vaga idea di cosa scrivere oppure non sono sicuro che il testo che ho scritto sia in grado di coinvolgere il lettore penso ai bisogni universali dell’uomo:
essere ricchi e prosperi;
essere di bell’aspetto;
essere in buona salute;
essere popolari;
sentirsi sicuri;
sentirsi in armonia con sé e con il mondo;
avere tempo libero;
divertirsi.
Quando so che il mio articolo risolve un problema o promette di ottenere uno di questi risultati sono sicuro di aver scritto un ottimo post.
Di solito questa parte va inserita nell’introduzione.
2.3.2 pensa ai vari modelli di articolo
Quando mi ritrovo davanti un foglio bianco ripenso ai vari modelli di articolo che conosco e che possano coinvolgere i miei utenti.
Ora te li svelerò tutti:
articolo in cui spiego il modo più semplice per completare un processo;
il modo migliore per farlo;
la scorciatoia per ottenere un risultato;
l’errore/gli errori da evitare;
un caso studio di successo;
una credenza comune da smontare;
le risorse che utilizzo per risolvere un problema;
le risposte alle domande più frequenti che mi chiedi nei commenti, per email, sui social oppure su quora;
i migliori consigli per risolvere un problema;
modi per migliorare la situazione esistente;
checklist da seguire
… scrivi un altro modello di post nei commenti
2.3.3 prenditi un giorno di riposo
Stai costruendo un corso oppure stai collaborando con altri blogger-marketers, ma devi anche continuare a scrivere con costanza nel tuo blog per attirare nuovi visitatori…
… può capitare di sentirsi giù, di essere stanchi o stressati e di non riuscire a scrivere nulla!
In questo caso esci con gli amici, fai una passeggiata, medita. Insomma, riposati! 😀
Ti è mai capitato di trovare la soluzione ad un problema complesso oppure di trovare l’ispirazione nel sonno oppure dopo aver fatto una bella dormita?
Non è un caso strano!
➡ Devi sapere che il nostro cervello lavora meglio quando è a riposo.
Non a caso ti ho suggerito di fare una passeggiata, di leggere un libro.
Tutto ciò ci porta in uno stato di relax in cui concepiamo le migliori idee: il nostro cervello smetterà di emettere onde beta (tipico di quando siamo sotto stress) ed emetterà onde alpha.
Ti riporto una curiosità storica:
3 geni del calibro di Leonardo Da Vinci, Thomas Edison e Tesla usavano dei sistemi per emettere onde theta (uno stato superiore alle onde alpha).
Edison si sedeva sulla sua poltrona, si metteva a maneggiare dei cuscinetti a sfera tenendone uno in ogni mano appoggiando gli avambracci sui braccioli con le due piastre di ottone appoggiate sul pavimento esattamente al disotto delle sue mani.
Come iniziava ad addormentarsi e allentava la presa sui cuscinetti, questi cadevano sulle piastre di ottone facendo rumore e svegliando di soprassalto Edison.
A questo punto lui avrebbe ricominciato lo stesso processo.
Edison non lo sapeva ma in questo modo aumentava la permanenza in onde theta del suo cervello.
Man mano che venivano prodotte nuove connessioni nel suo cervello, Edison evitava di addormentarsi profondamente e rimaneva in uno stato di parasonnia, semi vigile di semi allerta del rumore che lo avrebbe fatto risvegliare, nel quale poteva sviluppare nuove idee.
Con questa pratica conosciuta poi anche come “metodo del caminetto“, Edison, a sua insaputa, cavalcava le onde Alpha fino ad entrare in uno stato Theta (era un pazzo!! 😀 ).
Per saperne di più ti consiglio la lettura dell’articolo in cui ti parla delle onde gamma, alpha, gamma, theta e delta con curiosità storiche come quella che ti ho riportato.
Conclusioni
Questa mega guida è stata divisa in due sezioni in base a due buyer personas differenti.
1️⃣ La prima parte è rivolta a chi non possiede ancora un blog perché non ha ancora scelto la nicchia di mercato, ha paura di scrivere sul web (legata al paura del fallimento e del giudizio altrui), pensa di non saper scrivere un articolo per un blog.
A queste persone ho fornito un aiuto nello scegliere la nicchia che segua i suoi valori, le sue passioni e competenze.
Inoltre ho smontato la falsa credenza del non saper scrivere un articolo per un blog e di come superare questo blocco.
Infine ho fornito preziosi spunti per superare la paura di aprire un blog ed iniziare a scrivere.
2️⃣ La seconda parte è rivolta a chi già possiede un blog, ma che è a corto di idee o non sa come strutturare gli articoli per il suo blog (sia dal lato SEO che dal punto di vista di esperienza utente).
➡ A tutti coloro che si dovessero trovare in questa situazione ho fornito un metodo che potranno seguire o migliorare a loro piacimento.
Infine ho fornito preziosi consigli a chi si trova nella fase del “blocco dello scrittore” utili per ricominciare a scrivere articoli per il blog ancora più belli ed aumentare la creatività.
Questa mega-guida ha raggiunto la sua conclusione.
Spero che ti sia piaciuta, abbia risolto i tuoi problemi e ti abbia convinto a costruire il tuo primo blog / riniziare a scrivere contenuti.
Che ne dici di commentare qui sotto mostrandomi le tue riflessioni o ponendomi domande legate a questo tema?
Inoltre potresti condividere il contenuto per aiutare altre persone che vorrebbero aprire un blog ma che hanno paura oppure che non sanno più cosa scrivere.
Un abbraccio,
Manuel
Manuel Nori: fondatore di PianificAzione Digitale
Appassionato di blogging e web marketing, ho deciso di aprire il mio blog PianificAzione Digitale con lo scopo di condividere le migliori strategie per tutti coloro che intendono costituire il loro primo business online. Scopri le migliori guide nel mio blog! scopri chi sono...
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Un articolo ben fatto ed informatico. Complimenti!
Grazie Kyle! 🙂